“Amici e nemici” Premio Inedito – Colline di Torino
Primo classificato nella sezione Teatro al Premio InediTO – Colline di Torino 2018, Amici e nemici sarà presentato in forma di reading Mercoledì 22 luglio h. 21.30 al parco della Tesoriera di Torino (Corso Francia 186) nell’ambito dell’Evergreen Fest.
A cura di Tedacà.
Amici e nemici è, in parte, una riscrittura per il teatro dell’omonimo romanzo, il primo interamente dedicato al rapimento e all’uccisione di Aldo Moro (1), pubblicato nel 2004. Questa versione teatrale, realizzata subito dopo l’uscita del libro edito da Fazi (rassegna stampa) ottiene dunque un importante riconoscimento a quarant’anni dai tragici eventi che hanno segnato la storia d’Italia. Presentato già in una definizione che non si discostava molto dall’attuale al Premio Riccione per il Teatro nel 2005 e al Premio Fersen per la drammaturgia nel 2013, dopo tredici anni ottiene questo importante riconoscimento. Trovo a suo modo significativo che, come accadde per B., testo segnalato al Riccione 2001 (ultima edizione che permetteva la presentazione dei testi in forma anonima attraverso l’uso di uno pseudonimo) anche questo riconoscimento, il secondo fra quelli individuali ricevuti fin qui in ambito teatrale, ottenga il Premio Inedito – Colline del Teatro dopo un percorso di valutazione che fino all’ultimo ha consentito a chi aveva la responsabilità di valutare di soffermarsi esclusivamente su un testo sul cui frontespizio, al posto del nome dell’autore, era riportato il motto “Come può esserci futuro senza un sogno?” Una “coincidenza” che nel suo piccolo, a mio avviso, avvalora la battaglia per contribuire al difficile cammino di riforma e di crescita del teatro italiano affinché si renda più chiaro e comprensibile l’intero percorso di lettura e valutazione dei testi dal loro ricevimento fino alle modalità e ai criteri di lettura e confronto fra chi li deve giudicare, con l’introduzione nei bandi e nei concorsi artistici in genere di standard e modalità più trasparenti. (gps)
SINOSSI
Amici e nemici
Tragedia moderna suddivisa nella struttura classica con Prologo, Parodo, Episodi, Stasimi, Esodo
Personaggi: 63, più 4 protagonisti, e 20 personaggi-gruppi/folla; interpreti: 4, di cui 1 femminile e 3 maschili, più Coro
La mattina del 16 marzo 1978, in via Fani, a Roma, un commando brigatista sequestra il Presidente del partito di maggioranza relativa e fa strage della scorta. Per 55 giorni il Paese segue con angoscia e sentimenti contrapposti l’evolversi degli eventi. Accanto ai fatti manifesti, dall’immediato, intransigente compattamento del Parlamento e dei partiti, all’alternarsi di plateali, falsi allarmi con stravaganti e vane attività investigative, si dipana una sottile, fitta trama di eventi drammatici di vaste e forse ancora non del tutto dicibili implicazioni. Uno degli appartenenti al gruppo di fuoco (Sebastiano, nome di battaglia ‘Comandante Leto’), rimasto ferito nell’agguato, è a sua volta fatto prigioniero da un esponente dell’eversione neofascista. Significative coincidenze apparentano drammi personali e collettivi durante i due sequestri paralleli. Il rapimento dello statista sarà teatro di manovre ricattatorie e ciniche per il potere. L’altro, quello del “rivoluzionario” ostaggio del “terrorista nero”, farneticante e inaffidabile braccio armato di poteri occulti che cercano di perpetuarsi con la strategia della tensione, verrà cancellato dalla storia assieme ai suoi protagonisti.
Amici e nemici
Fazi 2004
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— Giampaolo Spinato – il Gps' (@GPS_SPINATO) May 13, 2018
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