di Giampaolo Spinato
Prima presentazione pubblica:
Milano, 8-9-10 luglio 2005
Palazzo della Triennale
Lo spettacolo è stato elaborato per il Festival “La Fabbrica dell’Uomo – Nuovi Scenari dal Mondo del Lavoro” (2005), organizzato da Outis
Cominciamo da qui.
Dal semplice fatto che sono qui.
Che vi parlo.
Che ciascuno di voi sta…
… “ascoltando”…
[…]
C’è qualcuno qui?
C’è qualcuno?
[…]
- “Blu” – rassegna stampa completa
- Spinato indaga sul filo delle nuove tecnologie
- Lavoro virtuale
- In scena la fabbrica dei precari
- Lavorare è una parola
(more…)
SINOSSI
Persone: Solo un Uomo (con coloro che ascoltano), Uomo in Blu e la sua Donna, per cominciare. Materie ed Oggetti: si parla, fra l’altro, di (im)possibili sensi, nella qualità rinomata di “porte della percezione” e di significati; di comunicazione, contatto, forse contagio distanza e controllo; insomma, di relazioni istituite, introdotte o modificate nel quotidiano da strumenti che prevedono l’uso di interfacce tecnologiche nella trasmissione e manipolazione della voce (call center, menù o centri di assistenza e informazione, customer care e analoghi servizi erogati mediante apparecchi telefonici e computer). Contenitori: corpi suoni parole, e il loro accadere, esplorando/abitando gli spazi e le loro trasfigurazioni.
Produzione Outis, in collaborazione con Bartleby Factory;
con:
Andrea Facciocchi
Kiara Mura
assistenza alla regia Sara Greco
organizzazione Francesca Cairo
- 8-9-10 luglio 2005: Milano, “La Fabbrica dell’Uomo” (Triennale di Milano, Viale Alemagna 6), ore 22.30 – prima nazionale.