POTERE DELLO SPETTACOLO, SPETTACOLO DEL POTERE
Il Piccolo Teatro di Milano è un’istituzione pubblica finanziata con i soldi dei contribuenti ed è tenuto a rispondere ai cittadini. Matteo Renzi ha dichiarato in televisione che Stefano Massini è stato suo compagno di scuola, dicendo anche “così gli stronco la carriera”, dando cioè ad intendere, per quanto scherzosamente, che una simile rivelazione avrebbe potuto essere male interpretata. Noi allora abbiamo chiesto rassicurazioni a chi gli ha affidato l’incarico. Il direttore Sergio Escobar non ha risposto. Prima ha mandato a dire di aver “appreso del passato scolastico di Massini un mese dopo averlo nominato”, poi che “con chi sia stato a scuola non sono fatti nostri”. Ma davvero credono che ce ne importi qualcosa di sapere se Massini e Renzi sono compagni di scuola? Noi abbiamo chiesto un’altra cosa. Abbiamo chiesto di rassicurarci: quale che sia la reale ‘prossimità’ fra i due, ci confermano che essa non ha avuto alcun ruolo nella nomina? Al direttore Escobar bastava profferire un “no”. Invece il Piccolo ha dato chiari segni di insofferenza, accusandoci di “sterile esercizio polemico”. Avevamo anche chiesto a Massini (e poi, di nuovo, a Escobar) di dirci se riteneva etico e corretto che, dopo la recente produzione di un altro suo testo, fra i titoli in cartellone della prossima stagione ben tre portino la sua firma. A noi non risulta che negli ultimi anni il cartellone del Piccolo Teatro abbia mai somministrato dosi così massicce di un unico autore italiano nella stessa stagione, nemmeno nei casi di drammaturghi consacrati come Testori o Eduardo. Eppure il suo compito dovrebbe essere garantire la pluralità e la valorizzazione del patrimonio culturale di un Paese. Persino il legislatore si è interessato di recente alla questione e, per scongiurare l’uso della cosa pubblica come di un feudo personale, da tempo si discute sul numero massimo dei titoli che possono far capo a chi, nella dirigenza dei teatri, ha poteri decisionali. Massini ci ha risposto prendendo le distanze dalla stagione 2015-2016 del Piccolo, affermando che è stata decisa senza il suo contributo, salvo poi dire cose un po’ diverse in successive dichiarazioni ai giornali. Intanto, però, proclami a parte, su una consulenza artistica annunciata come segno di grande rinnovamento aleggia un fastidioso sentore di naftalina. Noi non ce l’abbiamo col “giovane” Massini, cui vanno i nostri auguri, però ci saremmo aspettati da lui un segnale che traducesse in concreto la formula del “nuovo” contro la gerontocrazia. E, pur ammettendo che non abbia partecipato a decisioni prese da altri, ci riesce difficile credere che le abbia accettate obtorto collo. (Giampaolo Spinato e Massimo Sgorbani)
CULTURA, TRASPARENZA E MERITO
http://giampaolospinato.it/una-domanda-a-sergio-escobar-e-una-a-stefano-massini-piccolo-teatro-di-milano/
POTERE DELLO SPETTACOLO, SPETTACOLO DEL POTERE
https://www.facebook.com/scrittureinattesaditempimigliori/posts/413415195529414
CON PREGHIERA DI DIFFUSIONE
2 pensieri su “POTERE DELLO SPETTACOLO, SPETTACOLO DEL POTERE”