Tornano i Sex Pistols

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11.09.02
il manifesto
Michele Fumagallo

Tornano i Sex Pistols.
A Benevento, «Ico No Clast»

Michele Fumagallo

BENEVENTO – «Città Spettacolo», il contenitore teatrale che anima la prima metà di settembre nel capoluogo sannita, prosegue da anni un po’ stanca-mente il suo cammino. La 33/ma edizione, diretta ancora ma per l’ultima volta da Maurizio Costanzo, ha per tema l’ambizioso «Domani» e un richiamo esplicito ai drammatici avvenimenti dell’11 settembre. Nella prima parte della rassegna, dopo Cm game, da D.L. Cohurn, messo in scena da Piero Maccarinelli e interpretato da Valeria Moriconi e Massimo De Francovich, e la riproposizione con alcune modifiche di Fabbrica di Ascanio Celestini, è stato Ico No Clast, testo di Giampaolo Spinato, regia di Fulvio Cauteruccio, tributo al gruppo dei Sex Pistols e al movimento punk, a destare attenzione e anche qualche polemica moralistica fuori luogo. L’operazione prosegue il cammino di ricerca e intreccio tra teatro e musica che Fulvio Cauteruccio e la compagnia Krypton portano avanti fin dall’esordio con Eneide e più recentemente con La tempesta e Roccu u Stortu.
Nello spazio dell’Hortus Conclusus, in mezzo alle creazioni che Mimmo Paladino ha da anni donato alla sua città, prende corpo la rappresentazione della storia dei Sex Pistols e soprattutto di Sid Vicious. Il tentativo di riproporre l’attualità di un discorso radicale è portato avanti con la collaborazione decisiva di due cantanti d’eccezione che fanno anche da interpreti, Marco Messina dei 99 Posse e Peppe Voltarelli di Il Parto delle Nuvole Pesanti. La storia, che più che messa in scena è una messa in tv, è quella di No tv che presenta «The no future show» di Sid Vicious.
Il cantante e bassista dei Sex Pistols, morto per overdose a New York nel 1979, interpretato da Fulvio Cauteruccio, racconta la sua storia mentre sullo sfondo campeggia il video con le immagini d’epoca. Alla fine del viaggio nella vita spericolata di Sid, dopo aver attraversato i territori dell’adolescenza, della famiglia, del potere ma anche dell’amore, tutto sembra perdersi nella pubblicità, «il mezzo comunicativo più potente con il suo linguaggio più impotente». Resta tuttavia l’ironia e l’allegria demistificatrice di Vicious che sbeffeggia Sinatra. Messina e Voltarelli cantano e reinterpretano alcuni dei pezzi più significativi dei Sex Pistols con aggiunta di loro brani appositamente scritti per Ico No Clast.

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