[Dicono di…] La Legge di M. – ART. 1 Letteratura e tempo presente

La Legge di M. – ART. 1 Letteratura e tempo presente – [by AA.VV.]

[by Lello Voce]

Finalmente si parla di ‘cose’, di effettualità, non ci si limita
all’autopromozione. Insomma uno scritto serio ed apprezzabile
che affronta nodi importanti, senza negarsi ironia a volte giustamente
tagliente.

***

[by Maximiliano Strelnik Bianchi]

Scena 306
Int. giorno, panoramica>> Letteratura e vita>> 4 marzo 2004

“La vita si vive o si scrive: penso che questa frase possa assumere il ruolo
di refrain di questo blog fin dalla sua nascita; mi ci sono arrabattato
sopra diverse volte, cercando di confutarla come meglio potevo.

Letteratura e vita: proprio di questo parla Covacich nell’articolo dell’Espresso
del 15 gennaio scorso intitolato “Ho le vertigini da fiction”

Mentre lo leggo – cavandomi gl’occhi, chè son due .jpg da scansione – e
ci rifletto sopra – io che Scrittore non sono – credo proprio che ad oggi
la miglior risposta sia quella di Giampaolo Spinato che condivido dalla
prima all’ultima riga.
E proprio nelle ultime righe – nelle note che Spinato affianca al suo intervento
– ci son queste parole qui – straordinarie per come la penso io:

“Tutto ciò non per gettare discredito su una categoria che, come ogni altra,
per la famosa Legge di M., sta sviluppando quell’allarmante psicosomatica
in cui, per il pane, l’individuo, volente o nolente, è costretto a accettare
di essere solo ingranaggio. [E non sembra esserci neanche un vaccino: la
Legge di M. ci ha apparecchiato davvero un destino becero e baro se, dovunque
ti volti, non c’è nessuno che non si lamenti della siderale, assillante
distanza fra sé, i suoi sentimenti e progetti, e i ruoli per cui siamo pagati].

Così mi capita che vado in libreria e, per solidarietà militante con gli
scrittori italiani, ingiustamente (IMHO) bistrattati pure da Luperini sulle
colonne dell’Unità, oltre a “Invisible Monsters” di Palahniuk, “Millenium
People” di Ballard, compro…

compro…
compro…
compro…

“Kamikaze d’Occidente” di Tiziano Scarpa (!)

Eccheccazzo: sono o non sono un gentiluomo di campagna?

p.s.: l’unica cosa con cui non son d’accordo con Spinato è tradurre Shakespeare
“Scuotipera”; mi piace di più “Scuotilancia” – così come lo tradusse Emilio
Cecchi in un saggio sulla letteratura inglese. Ma queste, lo ammetto, son
quisquile dette apposta per far vedere che con un po’ d’inglese mi ci pavoneggio
anch’io…”

[Dicono di…] [365M+1] & GiampaoloSpinato.it Collection

[365M+1] & GiampaoloSpinato.it Collection -[by AA.VV.]

  • I migliori auguri da estendere al Ragno Nano, l’Oriunda, i Salmi a strati, Geremia colculchefalaspia, l’Imam, lo Sherpa, il Sacrestano, il Bifolco, i Recalcitranti… Insomma: Auguri – Ciao. [Nick Tambone]
  • ciao, bel sito. Sei un po’ matto e multiforme. [missy]
  • Spinato, io ti adoro!!! [b.d.]
  • Mi godo i tuoi volteggi verbali, senza tentare più di decriptarli.
  • ho preso un pezzetto della tua riflessione (straordinaria!) e l’ho citata sul mio blog. se non è permesso, fammelo sapere, che la tolgo. ma era troppo bella, non potevo fare a meno di segnalarla…
  • ma sei tu il webmaster del sito? sei proprio bravo. molto bello e molto di effetto…
  • Carissimo Giampaolo,
    volevo ringraziarti per aver linkato il mio blog al tuo interessantissimo sito che tra l’altro mi ha dato modo di conoscere l’opera dell’ideatore del progetto Bartleby che mi ha sempre affascinato… [giulia]
  • Giampa,
    abbiamo letto e riletto tuo testo “perchè…”. Se solo potesse il bersaglio virtuale del nostro “mépris” essere colpito di una presa di coscienza del suo ridicolo. Pare che la settimana scorsa, una trasmissione televisiva su Mediaset sul tema “esprimete vostri basta abbia anaffiato l’anaffiatore; la gente a spedito tanti “Basta Berlusconi”! Che buffo! Pero, che triste che il Buffone non la può neanche capire, questa ironia. Capace è di licenziare il conduttore della detta trasmissione. Per essere ferito dalle parole, ci vuole un minimo di sensibilità, dunque di intelligenza. Il titolo del tuo testo non potrebbe, dunque, diventare : “perchè ho ucciso di vergogna il Presidente di Consiglio…”. La vergogna, se l’è fatto operare tempo fa… o forse è nato senza.
    Pazienza, la vecchiaia lo raggiungerà presto. [Frédéric]