SELVAGGIA VITA DA VIP (Comunisti per MarkeTTing)

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SELVAGGIA VITA DA VIP (Comunisti per MarkeTTing, alla vigilia di Natale)

Cosa non si fa per un pugno di Like. L’emotivo chiasso mediatico sul casuale (?) controllo di documenti (?) che avrebbe condotto (come, perché, con quale precisa dinamica?) alla morte del presunto terrorista autore della strage del mercatino di Natale a Berlino è ancora in pieno svolgimento e Selvaggia Lucarelli dispiega le ali del Marketting dipingendole di acceso antifascismo. Come è solita fare, con la sbrigativa e criminosa metodologia investigativa tipica di chi è affetto da Socialgia Canaglia, sfoglia (o fa sfogliare?) i profili social dei due poliziotti coinvolti nella sparatoria, scopre le loro simpatie macho-fascistoidi e ne ricava un pistolotto contro la retorica degli eroi (urca! originale) stabilendo, prima di farsi qualche domanda e aspettare che un giudice indaghi sui fatti (che ci faceva lì il sospettato? come sono andate esattamente le cose? davvero non c’era modo di evitare il conflitto a fuoco? ed era inevitabile “attingere” agli organi vitali di uno che, da vivo, avrebbe avuto parecchie cose da raccontare?) che ci sono in giro poliziotti coraggiosi e “coi riflessi pronti”. Ma fare delle domande alle storie è attitudine indigesta alla Lucarelli. Lei svolazza con l’allegra, parassitaria e maleodorante disinvoltura di quella cimice chiamata Marketting che, indifferentemente, trasforma una sparatoria, un suicidio o uno yogurt scaduto in un nuovo gradino dell’affannosa e interminabile scalata (o condanna?) che è la sua Selvaggia Vita da Vip.

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