MENO SALVINI PIÙ MANZONI (Senza letteratura non c’è racconto – e Nazione – altro che storie)
In questo pezzo molto informato di Daniela Brogi si mettono a fuoco alcune prospettive concrete, agili, coinvolgenti e multidisciplinari sia su un insegnamento meno paludato sia sulle straordinaria fertilità dell’Estetica della Conoscenza (confrontarsi anche con il diverso da Sé) rispetto all’imperante, e luttuosa, Estetica del Riconoscimento (mi piace perché mi ci vedo o riconosco). Tanta roba, direbbe quello. Sì, ma soprattutto roba a gratis, che avremmo sotto il naso, uno sguardo diverso per cui non serve spendere soldi in un master. Basterebbe ricordarsi ogni tanto che senza letteratura non solo non c’è racconto – altro che storie – ma nemmeno nazione. E farlo sapere a Maurizio Mannoni o a Giovanna Botteri del Tg3 e agli StorySeller.
di Daniela Brogi [LPLC si prende una pausa natalizia fino al 9 gennaio. In questo periodo ripubblicheremo alcuni pezzi usciti nei mesi precedenti. L’intervento che segue è uscito l’11 aprile …
Source: Leggere I promessi sposi in una classe multietnica |
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— Giampaolo Spinato (@GPS_SPINATO) 28 dicembre 2016