LE BOLDRINATE IGNORANTI
L’appello annunciato in pompa magna da tutti i telegiornali di mercoledì 8 febbraio dalla Presidente della Camera Laura Boldrini è inutile, confuso, pericolosamente e, forse, pretestuosamente sbilanciato in una prospettiva ossessivamente orientata a intaccare la libertà di espressione sulla rete, in particolare laddove insiste, mescolando le carte e confondendo i piani, contro “la diffusione dell’odio”, tema molto caro ai firmatari-testimonial che scorrono sulla slider che campeggia nella landing page del sito.
Le gravi, eclatanti distorsioni registrate nel caso dei vaccini pediatrici, delle terapie mediche improvvisate e delle truffe online non giustificano né stupori scandalizzati, né levate di scudi aleatorie. Sono piuttosto il sintomo, e non la conseguenza, di una ignoranza digitale che iniziative come queste contribuiscono ad aggravare invece che risolvere.
Associare poi con miopia tutta emotiva e sciatta retorica da StorySelling temi e comportamenti come quelli del confezionamento delle fake news e della rabbia o del malessere che si esprimono via web – liquidando questi ultimi sbrigativamente sotto la comoda etichetta dell’odio, più noto come fenomeno degli haters – oltre a essere un grave errore, dimostra come l’analisi a cui si àncora questa iniziativa sia viziata da assenza di conoscenza e comprensione reale dei fenomeni, a meno che dietro l’insistente, accorato e apparentemente condivisibile richiamo alla mobilitazione contro l’odio non si annidi un’ansia di disciplinamento che mira proprio a ciò che dichiara di non volere: bavagli e censure.
LE BOLDRINATE IGNORANTI
L’Appello #BastaBufale del Presidente della Camera Boldrini. Ma anche #NoCensura
(#DimmiComeScrivi…) #Bufale pic.twitter.com/DvFq5Y46kn
— Giampaolo Spinato (@GPS_SPINATO) 9 febbraio 2017
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