di Simone L.
prima media dell’Istituto Allende/Croci – plesso di Calderara – anno scolastico 2004-2005
[Racconto scritto nel corso del laboratorio Raccontiamo una storia (le foto qui) e letto nell’omonimo Reading].
JOHN LA MINACCIA
Nel 1990 John aveva diciotto anni. Quando tornò a casa vide che non c’era nessuno e si preoccupò.
Aspettò qualche ora ma nessuno tornava. Decise di chiamare sua madre. La riempì di domande: “Dove siete? Quando tornate?”, lei rispose che stava tornando per prenderlo e andare all’ospedale.
Una volta saliti in macchina John disse: “Dov’è papà?”.
All’ospedale vide che suo padre era in fin di vita. Gli parlò, e suo padre gli diede un cappello. Tornò a casa con sua madre. Il giorno dopo il padre morì. Il giorno successivo al funerale John andò a fare una commissione, mentre sua madre era al lavoro. Faceva la poliziotta e proprio quel giorno stava seguendo un ladro, munito di una pistola.
Ad un certo punto il ladro si girò e le sparò alla testa. John, che stava tornando a casa per quella strada, vide sua madre per terra circondata da una pozza di sangue. Allora si avvicinò, e lei gli disse: ” Il ragazzo che mi ha ucciso aveva i capelli castani.” Subito dopo la madre di John morì.
Lui si disperse in un lungo pianto. Dal giorno seguente indossò il cappello che gli aveva regalato il padre e portò con se il suo porta fortuna: una moneta. Uscì e andò al magazzino abbandonato, entrò e vide che c’era un forno crematorio e al centro un palo e disse fra se e se: “Proprio quello che mi serviva!”
Partì alla ricerca di ragazzi con i capelli castani, e quando li trovava li conduceva in un vicolo, tirava fuori la moneta dalla tasca e diceva: “Testa o croce?”, se sbagliavano li portava nel magazzino, li bruciava nel forno crematorio e conservava in una valigetta le ceneri. Se indovinavano li legava al palo per dieci giorni e dopo li ritrovava assiderati.
Un giorno incontrò un’altro ragazzo e gli fece il gioco.
Ad un certo punto sentì una voce che gli diceva: “è lui! è stato lui che mi ha ucciso!”. Allora prese una mattonella che trovò a terra e la tirò in testa del ragazzo. Appena morì come per miracolo la madre resuscitò.
Da quel momento condusse una vita normale e nessuno venne a sapere la doppia identità di John, che smise di uccidere.
Simone