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27.03.04
Il Cittadino
Gli «Amici e nemici» di Giampaolo Spinato – Enrico Englaro

Il suo ultimo libro in Villa Gargantini

Un romanzo sulle inquietanti domande della storia italiana.
Un romanzo per vedere, con luce nuova, il caso Moro. Un romanzo per approfondire il senso e l’agire di una generazione.
Un romanzo, ancora, per scavare in profondità nell’animo umano. Sono forse queste le maggiori suggestioni di “Amici e nemici“, l’ultima opera letteraria scritta da Giampaolo Spinato e pubblicata da Fazi editore. Il romanziere padernese la presenterà, martedì prossimo 30 marzo alle ore 21, alla Biblioteca comunale Villa Gargantini.”Amici e nemici” è il racconto lucido, affascinante e fortemente narrativo, dei tragici fatti legati al rapimento e all’assassinio di Aldo Moro. In un 1978 saturo di lotte, spinte e degenerazioni politiche di ogni genere, con accadimenti tuttora incompresi, vivono, riflettono ed amano gli straordinari protagonisti di Spinato. I ventenni Telonius, Irene e Seba tornano cresciuti e ansiosi di contribuire alla “palingenesi sessantottina”. L’ultima volta li avevamo letti, bambini e poi adolescenti, nei romanzi “Il cuore rovesciato” e “Di qua e di là dal cielo” – Ora li ritroviamo adulti. Telonius abbandona il movimento di Comunione e Liberazione per amare Irene, irriducibile responsabile del gruppo femminista del liceo, mentre Seba, divenuto il Comandante Leto, si è dato alla lotta armata con i brigatisti.
E sarà proprio quest’ultimo personaggio ad innescare il principale espediente del romanzo: il rapimento nel rapimento. Seba, durante l’attacco alla scorta, viene ferito e catturato da un folle eversore di destra che lo terrà in prigionia. Il rapitore diventa così rapito. “Amici e nemici” non è un’inchiesta giudiziaria o un resoconto storico ma un romanzo con una ricca trama, svolte conflittuali e soprattutto personaggi vivi e reali densi di umanità . “E un romanzo -spiega lo stesso Spinato – capace di contenere al suo interno domande sospese per poi scavare alla ricerca di come siamo fatti. Il tentativo è quello di mettere a disposizione del lettore dubbi, ansie e sogni. La storia è ambientata là ma parla di questi nostri minuti-secondi”.
Il lavoro di Spinato, oltre ad offrire uno spaccato generazionale interessante sugli anni del terrorismo e della strategia della tensione, mette in luce il rapporto simbolico e psicanalitico tra violenza agita e violenza rappresentata. “La violenza agita, non quella rappresentata – chiarisce lo scrittore – conduce ad essere ostaggio della stessa violenza che si voleva combattere”. Forse questa la più importante chiave di lettura per “Amici e nemici” dove il protagonista principale, Seba, si scoprirà schiavo di questa perversa logica
Per il ciclo culturale “Il piacere delle parole”: incontro con Giampaolo Spinato. Martedì 30 marzo prossimo. Ingresso libero. Inizio alle ore 21. Sala convegni Biblioteca comunale Villa Gargantini, in via Valassina 1 (tel. 02/9184485).
Per maggiori informazioi: www.comune.padernodugnano.mi.itwww.giampaolospinato. it.

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