«B.» interrogato su sesso e sangue dagli aguzzini del «Teatro Studio»

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17.11.05
Metropoli Day
«B.» Interrogato su sesso e sangue dagli aguzzini del «Teatro-Studio» – D.B.

Dopo il debutto dello scorso giugno ad Asti Teatro arriva al Teatro Studio di Scandicci B., scritto da Giampaolo Spinato e diretto da Fulvio Cauteruccio che vede protagonisti Silvia Guidi, Daniele Bartolini e lo stesso regista (da stasera a domenica alle 21.15, ingresso 10/8 euro, info e prenotazioni 055//757348). Lo spettacolo, che dopo Ico No Clast segna un nuovo capitolo nel sodalizio fra regista e autore, conferma l’interesse della compagnia Krypton verso la drammaturgia contemporanea. Segnalato al Premio Riccione nel 2001, “B.” racconta due enigmatiche storie che si intrecciano e si sovrappongono. Tutto si svolge in una stanza in cui si consuma, con dialoghi serrati che via via quasi perdono di senso, un interrogatorio a B., da parte di due figuri – guardie, carcerieri, aguzzini? – comandati da un capo, ossia una voce fuori campo. A fare da colonna sonora i suoni di una partita di calcio. Nella sua regia Fulvio Cauteruccio esaspera il dramma della coercizione, quella violenza dell’uomo sull’uomo di pinteriana memoria, il conflitto tra forza e debolezza, tra movimento e immobilità . L’innominabile B. chiuso in quella stanza diventa l’oggetto di un banchetto cannibale, viene attraversato da visioni e subisce atroci torture, mentre i “due” officiano la loro danza macabra. La messa in scena è essenzialmente fondata sul lavoro degli attori chiamati a portare dentro lo spettacolo le proprie esperienze, il proprio immaginario, la propria fisicità privata di ogni inibizione, seguendo il ritmo vertiginoso della scrittura. Lo spazio scenico è bianco, asettico ed essenziale, un luogo estremo per una vicenda estrema che sembra non possedere vie d’uscita. L’attore/regista è affiancato da Silvia Guidi, eclettica attrice fiorentina, con un curriculum ricco di frequentazioni di teatro e registi internazionali. Sono loro i carnefici di B. e all’occasione si trasformano nei suoi ricordi e nelle sue visioni, quasi a voler prevaricare l’unica libertà che l’uomo possiede: il pensiero. Daniele Bartolini, un giovane allievo formatosi nei laboratori della compagnia Krypton, è B., la vittima sacrificale, immobile su un piedistallo in un’immagine che ricorda il personaggio beckettiano di “Catastrofe”. I costumi sono di Massimo Bevilacqua, immagini video di Stefano Fomasi e musiche originali di Marco Puccini.

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