Anni ’70: fatti e emozioni

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01.02.04
Marie Claire
Anni ’70: fatti e emozioni – Alessandra Orsi

L’anno che si è chiuso con il film di Bellocchio e di Giordana lascia in eredità al 2004 due romanzi che tornano su uno dei periodi più intensamente vissuti e paradossalmente meno raccontati (con l’eccezione di Casa Rossa di Francesca Marciano) dalla nostra narrativa contemporanea. Gli autori, quarantenni, appartengono a quella generazione che voleva portare avanti i sogni del ’68 ma poi li ha visti frantumarsi negli anni di piombo. In modo quasi speculare a Buon giorno, notte di Bellocchio, Giampaolo Spinato (già autore de Il cuore rovesciato e Di qua e di là dal cielo) lega l’intreccio deo suo «Amici e nemici» al sequestro Moro, immaginando la storia parallela di un terrorista ferito al momento dell’agguato e poi finito progioniero diun altro gruppo eversivo. Scritto con dialoghi serrati che costruiscono un diario a più trame, il romanzo cerca un difficile equilibrio tra i fatti e le emozioni dei protagonisti, lasciando in sospeso il giudizio storico.

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