Al Lettore

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Al Lettore

Cominciamo da qui. / Dal semplice fatto che sono qui. / Che vi parlo. / Che ciascuno di voi sta / “ascoltando”. /
C’è qualcuno qui? / C’è qualcuno? / Cosa Mi dici, cosa Ci dici, in questo preciso momento? / Lo senti?

(Blu, Triennale di Milano, 2005)

CominImportanza-della-Lettura-per-i-Bambiniciamo da qui. Dal Lettore. Il più ricercato, blandito, adulato e, a volte, vessato. L’Incognito schedato e marchiato dalla misurazione del consenso che conta mi piace e faccette per stivarli in depositi di regole auree cui obbedirà il confezionamento dei prodotti a venire. Il buggerato. L’Inascoltato. Il Nascosto. Ineffabille. Effimero. Catacombale. Lo scudo umano usato per perpetrare stragi di senso. Quello che invocano tutti, spesso a sproposito, perché il Lettore, anche quando convive o s’accoppia con altre figure qui evocate, si sa, non esiste. Come ogni storia, si sa, è lettera morta finché resta nel proprio supporto, così chi è destinato o si dispone a incontrarle, il Lettore, è solo un fantasma fino ad allora. I libri più belli e i loro lettori più avidi nessuno è mai riuscito a vederli. Discepoli o amanti, benpensanti o eversivi, infermieri o pazienti, conformisti, poveri, ricchi, pudichi, lascivi, ignoranti, eruditi o assassini, entrano ed escono insieme redivivi, clandestini, avvinghiati, da puri sepolcri di segni alfabetici per motivi insondabili. Scrivere e leggere sono gesti inestricabilmente congiunti. Cominciamo da qui, mio Lettore. Ci sarà tempo e luogo per gli altri (editori, letterati, studiosi, librai). Vieni a provarci. (G.S.)

SCRITTURE IN ATTESA DI TEMPI MIGLIORI cerca EDILETTORI

 

baudelaire
Charles Baudelaire (Parigi, 9 aprile 1821 – Parigi, 31 agosto 1867)

… fra gli sciacalli,
le pantere, le cagne, gli scorpioni,
le scimmie, gli avvoltoi, i serpenti, i mostri
che guaiscono, urlano, grugniscono,
rampano, tutti nel serraglio infame
dei nostri vizi, uno ve n’è più orribile,
più maligno, più immondo! E se non si agita
con grandi gesti, e se non lancia in alto
le sue strida , potrebbe facilmente
far della terra una rovina, e il mondo
ingoiare in un unico sbadiglio:
è il Tedio! ‒ L’occhio gonfio di una lacrima
non voluta, fantastica patiboli
fumando la sua pipa. Un tal soave
mostro, lettore, lo conosci! ‒ ipocrita
lettore, ‒ o mio simile, ‒ o fratello!

( C. Baudelaire, Al Lettore)

La lettrice
Federico Faruffini (1833 – 1869): La lettrice

Scritture in Attesa di Tempi Migliori


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