Un viaggio indimenticabile

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di Stefano S.
prima media dell’Istituto Allende/Croci – plesso di Calderara – anno scolastico 2004-2005

[Racconto scritto nel corso del laboratorio Raccontiamo una storia (le foto qui) e letto nell’omonimo Reading].

UN VIAGGIO INDIMENTICABILE

12 luglio
Oggi il sottoscritto Giorgio Martino è partito per un viaggio nel mondo, attraverso culture e tradizioni che io non conoscevo. Mi svegliai alle ore 6.00, iniziai con una colazione abbondante e mi vestii con un giubbotto in pelle e dei jeans blu. Salii sulla sella della mia motocicletta rossa fiammante e partii da casa mia alle ore 7.10 per non farne più ritorno. Percorsi le strade impolverate, attraversai le foreste di palme, sconfinati deserti, immense montagne e molte città ignote alla mia cultura. Alle ore 21.35 arrivai alla mia prima tappa il confine con il Brasile, percorsi molti chilometri alla ricerca di un motel dove passare la notte; finalmente ne trovai uno, si chiamava la Locanda.

13 luglio
Questa mattina mi sono svegliato in ritardo e quindi mi sono vestito in fretta e furia. Attraversai chilometri e chilometri in autostrade deserte. Mi fermai a fare benzina in una stazione di servizio diroccata e senza un’ anima viva, e visto che la benzina abbondava voleva dire che non molta gente passava per questa strada. Proseguii il viaggio fino alla capitale”Brasilia”, continuai il percorso finchè alle ore 5.10 trovai un albergo a una stella, a me bastava per dormire almeno due ore.

14 luglio
Oggi non ho dormito e quindi sono partito per le strade di Brasilia in cerca di cibo e acqua. Feci la spesa e ripartii, un signore molto anziano, mi disse: “D’ora in poi stai molto attento ragazzo!”,
io risposi: “Perché?” e lui: “A Cuba c’é in atto una guerra e i Brasiliani sono in marcia per allearsi e sconfiggere il nemico Americano!”. Mi incamminai nelle strade affollate e alla fine vidi l’esercito in marcia, saranno stati almeno un migliaio di soldati che facevano tremare la terra sotto i loro piedi. Proseguii finché non arrivai, al capo della fila e vidi un signore su una camionetta che salutava la popolazione. Proseguii finché alla ore 22.10 mi fermai a riposare in un motel fuori città.

15 luglio
La giornata è iniziata bene, solo che non trovavo i pantaloni e quindi fui costretto a smontare la camera per trovarli, erano sotto il letto. Andai nel parcheggio e trovai le ruote della moto sgonfie, allora le portai in garage e le gonfiai. Montai in sella e proseguii il viaggio, purtroppo dovetti fare di nuovo benzina ma al contrario della volta precedente il benzinaio era colmo di gente e ci misi molto tempo prima di partire. Non trovai nessun ristoro e quindi dormii su una panchina.

16 luglio
Mi sono svegliato alle ore 6.32 e sono partito per il Venezuela ma prima di arrivarci dovetti attraversare la Foresta Amazzonica incontrando molte tribù e animali stupendi. Ho guidato tutta la notte e alla fine arrivai alla terza tappa, il confine con il Venezuela, attraversai ancora la foresta finché ne uscii, passai sopra il Rio Verde e alle ore 16.52 arrivai a Caracas, cercai un posto dove dormire finché non trovai un monolocale a basso prezzo.

17 luglio
Sono partito alle ore 8.13. Arrivai alla spiaggia di Morrocoi e mi fermai a fare una nuotata, vidi una medusa arenata sulla riva di una spiaggia bassa, con l’acqua cristallina che sbatteva sulla sabbia. Feci il bagno e vidi una miriade di pesci colorati. Arrivai a un conclusione: vivere il resto dei miei giorni in una casa in riva al mare.

Stefano

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